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La sindrome ansiosa e le virtù fitoterapiche


6 Luglio 2020

Si calcola che circa 5 milioni di italiani soffrano d’ansia patologica. Per chi non conosce questo disturbo sembrerebbe un dato allarmante, ma cos’è realmente l’ansia, cosa la origina e quali soluzioni alternative o complementari alle terapie farmacologiche sono a disposizione per l’uomo?

La sindrome ansiosa è un profondo disagio psicologico accompagnato da sintomi corporei con diversi livelli d’intensità, che vanno dalla tensione motoria (tremori, dolori muscolari) all’iperattività (tachicardia, sudorazione aumentata, formicolii, difficoltà digestive, diarrea, nodo in gola) sino alla vigilanza mentale connotata da iper-attenzione, che paradossalmente diventa distrazione, ed ancora da difficoltà di concentrazione e memoria, impazienza ed irritabilità.

La medicina distingue tre sindromi principali: se il disturbo di ansia è continuo, allora si parlerà di “Ansia generalizzata”; se dipende da un evento traumatico che genera un forte stress nell’organismo, si parlerà di “Ansia da stress”, viceversa si identifica nell’attacco di panico una insorgenza improvvisa dello stato di malessere che regredisce nel giro di 20/30 minuti, lasciando la persona in uno stato di spossatezza. Tuttavia, è utile chiarire il significato di “Ansia fisiologica”, che rappresenta un semplice evento emotivo o, spesso, uno stato psicologico e corporeo dell’essere umano nei confronti delle normali vicissitudini della vita. Sarà capitato a tutti di aver affrontato un esame, un colloquio, una prova e di aver sentito il proprio corpo in fibrillazione! Bene, questo è il caso dell’ansia fisiologica, durante la quale il corpo e la psiche non fanno altro che orientarsi verso l’imminente evento quasi per prepararsi a risolverlo nel miglior modo possibile; il tutto proiettato al fine di aumentare l’attenzione, la concentrazione, la memoria per il superamento della prova.

Certo è che l’ansia sia una reazione abnorme di tipo “disadattivo” di fronte agli stimoli della vita considerati minacciosi. L’individuo, attribuendo ai sintomi corporei un valore intenso, si imprigiona sempre più, sviluppando una paura anticipatoria verso nuovi episodi di disagio. Ecco che si evitano i negozi affollati, i posti pubblici, la guida, inconsapevolmente si attiva un controllo esagerato, perciò basta anche un piccolo imprevisto e l’ansia ritorna. Se l’individuo si sforzasse di vedere il tutto come un gioco dove fare esperienza ed imparare a conoscersi, tutta questa nuvola di pesantezza inizierebbe a lasciarlo in pace. Ed è proprio nella ricerca della pace, del silenzio interiore che i sintomi corporei si assottigliano fino a scomparire.

Se desiderate un approccio naturale che vi conduca verso la risoluzione del vostro problema rivolgetevi con fiducia alla fitoterapia, che negli ultimi decenni ha fatto passi da gigante, consentendo un migliore utilizzo di piante usate da centinaia di anni. Organismi internazionali come l’OMS hanno promosso le ricerche sull’uso delle piante medicinali. Oggi, infatti, possiamo avvalerci di integratori fitoterapici titolati in principi attivi di cui conosciamo sempre meglio la farmacodinamica ed il meccanismo d’ azione, nonostante la complessità chimica delle piante medicinali. Per questo motivo vi suggeriamo la nostra specialità fitoterapica, affinché voi possiate avere in mano un consiglio ed un prodotto di qualità!

Per un’azione a breve e medio termine, nei casi di ansia e disturbi del sonno, si suggerisce l’assunzione di DORMODORA GOCCE, nella seguente posologia di 10/20 gocce per gli adulti e 8/10 gocce per i bambini.

Dormodora è un integratore dei laboratori PANAHOMEOS 100% vegetale, con estratti titolati di Escolzia (Papavero della California), utile nella terapia dei disturbi del sonno accompagnati o meno da ansia e contro i crampi notturni; Passiflora, con effetto ansiolitico e capace di indurre un sonno fisiologico ed un risveglio privo di obnubilamento; Valeriana, che riduce il tempo di addormentamento e migliora la qualità del sonno.

N. B.: Le informazioni presenti non devono essere interpretate come consulenza medica, né possono sostituire le prescrizioni mediche. Si consiglia sempre di fare riferimento alle indicazioni del proprio medico curante.

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